Cà del Vént… Franciacorta

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Le origini del Cellatica
  
Il nome "Cellatica" viene fatto derivare dal latino
cella, termine che prima del X secolo significava oratorio o piccola chiesa e che successivamente venne ad identificare i depositi di frutti  campestri trattandosi probabilmente di una " cella vinaria" di un monastero.
Ma la tradizione enoica di questa terra sembra avere radici lontanissime risalenti persino al popolo celtico.
  
Successivamente si hanno notizie da medici, agronomi e studiosi che parlano nel XV sec. del vino di Cellatica come prodotto pregiatissimo di grande affinità con i vini greci e romani e per questo richiesto a Milano ed esportato a Roma.
 
Nel XIII sec. di Cellatica vengono decantati i grappoli di eccezionale grandezza, frutto di un
terroir particolarissimo dovuto ad un anfiteatro di colline rocciose di costituzione calcareo-argillosa rivolte a mezzogiorno, soggette a totale insolazione e chiuse alle correnti fredde del nord.
 
Nella prima metà del XIX secolo il Cellatica è uno dei vini più commercializzati sul territorio milanese, venduto nelle trattorie e osterie dei navigli come nei ristoranti importanti del centro.
 
E' con il dopoguerra che si assiste all'abbandono dell'attività agricola per scarsa redditività e per la vicinanza della città con le maggiori opportunità offerte da un tessuto industriale in espansione.
 
Con gli ultimi decenni, infine, l'appartenenza della zona a due Denominazioni di Origine distinte ( Cellatica e Franciacorta ) induce molti produttori a cedere alle lusinghe delle "bollicine" decretando un lento oblio del Cellatica dopo le luci del passato...
 
Nel 1994 nasce Cà del Vént e l’idea di autoprodurre vino anziché consegnare alla Cantina Sociale l’uva delle vigne che circondano la casa.
Nel 1996 otteniamo le prime 5 barrique di vino rosso da vitigni autoctoni, prodotte per autoconsumo, ma già con grande determinazione. La mancanza di attrezzature specifiche ci impone metodi operativi semplici e piuttosto grossolani: spremitura a mano delle uve nel nostro garage, fermentazione e macerazione in una vasca d’acciaio prestata dal vicino di casa (ex vignaiolo), affinamento in barrique nello scantinato e imbottigliamento “a caduta” con un piccolo tubo di gomma.  Clavis 1996, questo è il nome del primo vino, ci regala un risultato sorprendente “probabilmente più per fortuna che per effettiva capacità”. E’ pieno, tannico, pulito e potenzialmente longevo. Le annate successive non deludono le aspettative, pur con qualche problema di eccesso alcolico nell’annata 1997 e di torbidità nell’annata 1998; ci sentiamo pronti per convertire il giardino e lo scantinato di casa in un tentativo di azienda viti-vinicola.
Nel 2000 vengono così ampliati gli spazi di vinificazione e acquistati due piccoli vigneti ad uva bianca confinanti.
Nel 2001 si acquista la pressa pneumatica e vengono vinificate le prime 2.000 bottiglie di vino atto a Franciacorta. I giudizi gustativi sui primi vini bianchi sono meno positivi rispetto ai rossi, manca un po’ di finezza, il sentore di legno è troppo evidente.
E’ quindi solo nel 2006 che, metabolizzati gli errori di gioventù, Cà del Vént diventa a tutti gli effetti una azienda viti-vinicola, la dimensione vitata raggiunge i 6,5 ettari ed inizia lo studio dei suoli che si conclude nel 2011 con l’individuazione di 11 micro-zone.
Nel 2013, dopo oltre un anno di opere di ripristino degli originali muri a secco, si impianta un ulteriore ettaro a Chardonnay e Pinot nero in uno degli storici vigneti di Cellatica, incolto da decenni; la superficie vitata raggiunge gli attuali 7,5 ettari (40-45.000 bottiglie).
E dopo quasi vent'anni le bottiglie di Clavis 1996, tuttora in affinamento nello scantinato in cui sono state vinificate, non sembrano mostrare segni di vecchiaia......

Franciacorta Pas Operé Blanc de Blanc 2009 - 13%vol. - 28.00€
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Franciacorta Pas Operé 2009 - 12,6%vol. - 26.00€
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